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GESTIONE E CONTROLLO DELL’AMBIENTE, MANAGEMENT DELL’INNOVAZIONE E INGEGNERIA DEI SERVIZI: APERTE LE NUOVE EDIZIONI DEI DUE MASTER, CON L’INTERVENTO DELLA SOTTOSEGRETARIA AL MINISTERO DELL’AMBIENTE

Data pubblicazione: 13.01.2018
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Con una cerimonia congiunta si è aperta la nuova edizione dei master universitari di II livello in “Gestione e controllo dell’ambiente: economia circolare e management efficiente delle risorse (Geca)” e in “Management, Innovazione e Ingegneria dei servizi (Mains)”, promossi dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, per formare professionisti in grado di contribuire alla diffusione dei processi di “economia circolare” e che portino un contributo rilevante all’innovazione in aziende e imprese. All’inaugurazione hanno partecipato numerosi ospiti, tra i quali Silvia Velo, sottosegretaria di Stato del Ministero dell’Ambiente

Il “Geca” è stato presentato dal direttore Marco Frey e il “Mains” dal direttore Roberto Barontini. Dopo un saluto del direttore regionale Inps Toscana, Fabio Saponara, è intervenuta sul tema “Economia circolare e innovazione” l’onorevole Silvia Velo, sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente. Infine, al termine di una tavola rotonda a cui hanno preso parte il presidente di Acque, Giuseppe Sardu, il presidente Avr, Claudio Nardecchia, il manager Engineering, Massimo Canducci, il pre-sales engineer Hitachi, Antonio Lugarà, a concludere è stato il direttore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, Andrea Piccaluga.

“La gestione efficiente delle risorse di cui disponiamo – ha dichiarato Silvia Velo – ovvero materia, energia ed informazione, è la sfida globale dei prossimi anni. Questo è il momento delle azioni concrete e delle politiche attive, locali e globali. Una sfida enorme, che ha bisogno di decisori politici, imprese, cittadini consapevoli e competenze. La crescita “lineare e dissipativa”, prima di esaurire molte risorse – ha concluso – produce inquinamento ed output negativi, come l’effetto serra e i cambiamenti climatici, che peggiorano la qualità della vita. La sfida dell’efficienza e della circolarità è quindi l’unica strada che possiamo seguire per generare benessere stabile, duraturo, di qualità e per tutti, in equilibrio con il nostro ecosistema”.